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Documento di trasporto INVAR Varese

DOCUMENTO DI TRASPORTO

Il Documento di trasporto o DDT è stato introdotto in sostituzione della bolla di accompagnamento, la cui obbligatorietà è stata abrogata con il Dpr 14 agosto 1996 n° 472.
Viene emesso per giustificare il trasferimento di un materiale da cedente a cessionario attraverso il trasporto dello stesso, sia che lo stesso venga effettuato in conto proprio dal mittente o dal destinatario, sia che lo stesso venga affidato ad un trasportatore. Deve essere emesso prima della consegna o della spedizione della merce con l’indicazione degli elementi principali dell’operazione.
Può anche essere sostituito dalla fattura accompagnatoria.
Il documento è in formato libero, ossia nessun vincolo di forma, dimensioni o tracciato e deve essere emesso in un minimo di due copie (diversamente dalla bolla di accompagnamento che prevedeva l’emissione di tre copie “valide”): una deve essere trattenuta e conservata dall’emittente; l’altra deve essere consegnata al cessionario in accompagnamento della merce ceduta e trasportata.
Il documento deve riportare i seguenti dati:

  • il numero progressivo
  • la data
  • le generalità del cedente, del cessionario e dell’eventuale incaricato al trasporto
  • la quantità dei beni trasportati
  • la descrizione dei beni trasportati con l’indicazione della natura e qualità degli stessi.

Anche se non obbligatorio, è opportuno che il documento di trasporto rechi anche l’indicazione del motivo del trasporto (vendita o movimentazione a titolo non traslativo, quale ad esempio riparazione, esposizione, ecc.) ed il termine di resa del trasporto.

 

Questo articolo è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License.
Esso utilizza materiale tratto dalla voce di Wikipedia: “Documento di trasporto“.

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Fattura INVAR Varese

FATTURA

La fattura è un documento fiscale obbligatorio emesso da un soggetto fiscale per comprovare l’avvenuta cessione di beni o prestazione di servizi ed il diritto a riscuoterne il prezzo. L’operazione di emissione di una fattura prende il nome di fatturazione.

La fattura è composta da una parte descrittiva e una parte tabellare.
La parte descrittiva contiene:

  • I dati identificativi del venditore (indirizzo, partita IVA, nome, cognome, ditta, ecc.)
  • Dati identificativi del compratore (“)
  • Data di emissione
  • N° di fattura
  • Condizioni generali di vendita (tipo consegna, tipo imballaggio, tipo pagamento ecc.)

La parte tabellare contiene:

  • La quantità e la descrizione delle merci
  • Il prezzo unitario e l’importo complessivo di ciascuna merce
  • Gli sconti mercantili concessi al compratore
  • Eventuali spese accessorie a carico del compratore (assicurazione, trasporto, ecc.)
  • Base imponibile su cui si calcola l’IVA
  • Aliquota IVA (4% – 10% – 21%)
  • Totale fattura

Gli elementi formali obbligatori della fattura sono:

  • Ditta, denominazione o ragione sociale dell’emittente con indicati l’eventuale nome del rappresentante fiscale, l’indirizzo della sede, il numero di partita Iva;
  • Estremi dell’intestatario della fattura: azienda o privato cittadino che dovrà provvedere al pagamento del corrispettivo entro i termini stabiliti;
  • Dicitura: Fattura, Nota credito, Addebito, Accredito;
  • la data;
  • la numerazione progressiva annuale ;
  • la descrizione (anche sommaria) del prodotto/servizio ceduto;
  • l’imponibile, ossia l’indicazione dell’importo prima dell’applicazione dell’aliquota IVA;
  • eventuali competenze e contributi di legge;
  • l’importo dell’IVA in base all’idonea aliquota applicabile al bene oggetto di scambio o eventuale indicazione della legge in base alla quale detto importo non è necessario;
  • il totale dato da imponibile più IVA;
  • gli eventuali sconti;
  • l’eventuale termine di pagamento;
  • l’eventuale modalità di pagamento.

 

Questo articolo è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License.
Esso utilizza materiale tratto dalla voce di Wikipedia: “Fattura (documento)“.

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Contabilità INVAR Varese

CONTABILITÀ

La contabilità è il sistema di rilevazione continua di qualunque evento di rilevanza economica.
L’ambito tipico di utilizzo della contabilità è qualsiasi struttura operativa, sia pubblica che privata, ma il significato non cambia anche nel ristretto ambito personale (contabilità individuale).
Altra definizione, tipica della ragioneria, vuole che la contabilità sia l’insieme degli spostamenti di capitale aziendale raccolti e organizzati secondo un criterio che permetta un rapido accesso ed elaborazione dei dati.

In azienda, ambito primario, di questa illustrazione, coesistono due funzioni fondamentali:

  • Mercantile o commerciale, che collega l’azienda con il mondo esterno e riguarda l’acquisto di materie prime (uscite) e la vendita di prodotti o servizi (entrate),
  • Industriale o tecnica che sta all’interno e riguarda i processi di trasformazione delle materie prime in prodotti finiti (o erogazione di servizi).

Da questa fondamentale distinzione derivano due metodi di gestione contabile:

  • Contabilità generale o Co.Ge: registra tutti i fatti amministrativi intercorsi tra l’azienda e l’ambiente esterno. I dati rilevati sono solo quelli accertati (documentati secondo rigide regole formali), sono sintetici e sono storici (fatti avvenuti)
  • Contabilità industriale (anche detta analitica): registra solo fatti di gestione interna. I dati rilevati possono essere analitici, riclassificando costi e ricavi rilevati dalla contabilità generale, possono derivare da previsioni o essere predeterminati, sono attuali (anche perché non si aspetta l’accertamento della contabilità generale).

Il metodo classico di rilevazione contabile nella Pubblica Amministrazione, cosiddetto finanziario o Co.Fi, è del tipo a partita semplice ed è incentrato sulle entrate (incassi) e uscite (pagamenti). Solo da pochi anni (vedi Tit. Tit. III D. Leg.vo n. 279/1997 e allegata Tab. B e successive modificazioni) è stato introdotto il metodo della partita doppia, con la denominazione di contabilità economica.

 

Contabilità generale

È anche definita contabilità ordinaria, in contrapposizione alla contabilità semplificata, utilizzata per aziende con volume di affari ridotto e/o ditte individuali.
È la rilevazione e registrazione dei fatti esterni di gestione, tenuta con il metodo della partita doppia e secondo precise norme del Codice Civile.
Gli uffici amministrativi delle medie / grandi aziende sono stati i primi ad usufruire dei vantaggi offerti dai sistemi informativi, sin dagli anni sessanta del secolo scorso. Oggi è molto difficile trovare aziende anche molto piccole che non utilizzano una soluzione informatica per la contabilità. Di fatto, oggi, qualsiasi persona in azienda (ed anche in casa) è in grado, con un minimo di addestramento, di gestire la contabilità generale. Verrebbe quindi spontaneo dire che lo strumento principale della contabilità generale è il computer. Ma dietro il computer esiste una metodologia consolidata fatta di terminologia, strumenti e procedure che vale la pena illustrare.

 

Contabilità industriale

La contabilità industriale si sviluppa intorno agli anni settanta, sotto la spinta delle sempre maggiori necessità di avere informazioni dettagliate sui costi. Infatti i mercati si allargavano, la concorrenza cresceva, le grandi industrie, nate spesso in regime di monopolio, non potevano produrre e basta, dovevano produrre a costo più basso, e (negli anni successivi), anche con migliore qualità intrinseca.
Il primo passo è stato la contabilità analitica.
La contabilità generale registra operazioni che intercorrono tra azienda ed esterno; non mantiene alcuna traccia della fine che fanno, ad esempio materie prime, beni, servizi acquistati. La classica rilevazione di fatti di questo tipo (fattura fornitore o fattura passiva) prevede: una riga fornitore, una riga IVA, una riga materiali, o beni, o servizi.

Non è sua competenza sapere a chi sono andati quei materiali, o beni o servizi, e come sono stati utilizzati.
Qui entra in gioco la contabilità analitica la cui funzione primaria è quella di dettagliare maggiormente quanto registrato con la contabilità generale, con l’indicazione della destinazione, in caso di acquisti o la provenienza, in caso di vendite.
Rilevare costi e ricavi secondo destinazione e provenienza rappresenta la fondamentale differenza (ma è più giusto dire integrazione) con la contabilità generale, che rileva invece solo per natura. Oggi la tecnica di rilevazione analitica è ampiamente consolidata e strettamente interconnessa con la contabilità generale, anche a livello di sistema informativo.
Ma in questo passo avanti nella gestione aziendale manca ancora un tassello fondamentale, la tempestività.
Conoscere in dettaglio i costi da addebitare ad una unità produttiva, o macchina, o centro di lavoro, è utile, per il futuro, ad esempio per il prossimo budget, ma non serve alla gestione quotidiana, se tali informazioni non sono sufficientemente fresche.
Il problema della contabilità analitica, diretta emanazione della generale, è che non fornisce alcuna informazione finché il fatto non è accertato.
In altri termini: per la gestione interna sono più utili dati approssimati e tempestivi piuttosto che dati esatti avuti con ritardo. Il ritardo può impedire di correggere in tempo una situazione interna non favorevole provocando seri danni all’azienda nel suo complesso.
Qui entra in gioco la contabilità industriale, che, pur acquisendo tutta la massa possibile di informazioni dalla contabilità analitica e generale, ne crea e gestisce di proprie, approssimate, ma tempestive, quindi effettivamente utili alla gestione interna.

 

Questo articolo è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License.
Esso utilizza materiale tratto dalla voce di Wikipedia: “Contabilità“.

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Software gestionale INVAR Varese

SOFTWARE GESTIONALE

Il software gestionale rappresenta l’insieme dei software che automatizzano i processi di gestione all’interno delle aziende.
Essi si dividono principalmente in macro gruppi:
Software di Contabilità

      • Software di Contabilità
      • Software per il magazzino
      • Software per la produzione
      • Software per il budgeting
      • Software di gestione ed analisi finanziaria

Come per tutti i prodotti software ha avuto una rapida evoluzione dopo i primi anni settanta legata soprattutto alla progressiva diminuzione del costo degli elaboratori e alla diffusione della professione di sviluppatori software.
Anche la nascita di ambienti di sviluppo come il COBOL ha accelerato il processo di diffusione portando il computer e software dedicati alla gestione aziendale sempre più vicino a tutti i lavoratori.
Intorno agli anni novanta si è assistito ad un cambiamento, il passaggio dai software di gestione con interfaccia a caratteri a quelli di nuova generazione ad interfaccia grafica, inoltre le stampe sono passate dalle tipiche a caratteri e quelle grafiche su laser.

 

Software gestionale inteso come supporto ai processi aziendali:

Un altro metodo di classificazione del software gestionale riguarda il livello di supporto all’interno di una struttura gerarchica aziendale. Sotto questo punto di vista individuiamo:
Software per il supporto operativo: software dedicato al supporto dei processi operativi ed agli scambi d’informazione orizzontale tra uno o più reparti dei processi produttivi (livello più basso della scala gerarchica aziendale). Ne sono un esempio tutti i software che vengono utilizzati direttamente dagli addetti del processo di produzione: acquisizione materie prime, software per l’avvio della macchina di produzione, gestione dei work in progress…
Software per il supporto direzionale: software dedicato al supporto di tutti i processi direzionali aziendali. Ottimizzazione degli scambi d’informazione dal livello più basso al livello più alto della scala gerarchica e viceversa. Un passaggio delle informazioni di questo tipo è detto verticale e riguarda informazioni di controllo e direzionali su un determinato processo produttivo. Un esempio sono i software che vengono utilizzati dai responsabili di un determinato processo per il controllo del numero dei prodotti venduti o, più in generale, per il controllo delle performance di processo.
Software per il supporto strategico: software dedicato al supporto delle decisioni strategiche. Questi software sono in grado di effettuare previsioni di performance sulla base di dati storici aziendali in modo da permettere una migliore scelta strategica da parte del management.

 

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Esso utilizza materiale tratto dalla voce di Wikipedia: “Software gestionale“.

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Varese 2008 INVAR Varese

VARESE 2008

Varese dal 22-09-2008 al 28-09-2008 è stata sede principale dei Mondiali di ciclismo su strada, che si sono conclusi con la vittoria dell’italiano Alessandro Ballan.
Ha dimostrato un’ottima organizzazione nonostante le dimensioni della città non elevatissime.
In occasione dei Mondiali è stato emesso un francobollo commemorativo, che riporta anche il simbolo di Varese 2008.
Varese si erano svolti anche i Mondiali di ciclismo su strada del 1951. Anche in quella occasione fu emesso un francobollo commemorativo.
Sullo sfondo del francobollo, il campanile del Bernascone e il Duomo di Milano.
I Mondiali di ciclismo su strada del 1939 avrebbero dovuto svolgersi a Varese, ma furono sospesi in vista degli imminenti eventi bellici.

 

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Cultura e monumenti INVAR Varese

CULTURA E MONUMENTI

Varese, dal 1998, è sede dell’Università degli studi dell’Insubria, insieme alla città di Como.
Dal 1960, è sede della Scuola Europea di Varese creata per i figli dei funzionari europei del Centro Comune di Ricerca.
La città offre molti spunti interessanti per chi la visita; la sua posizione (tra monti e laghi) nelle Prealpi lombarde ha fatto sì che molti l’abbiano scelta come stazione di villeggiatura: tra questi, la celebre famiglia degli Este, che ha lasciato in eredità al comune il Palazzo Estense, ora sede del municipio, con i suoi incantevoli giardini, che si dice siano stati realizzati sull’idea di quelli austriaci di Schönbrunn.
Spostandosi poco lontano dal centro si possono ammirare le due Ville Ponti, ora utilizzate come sede di mostre e congressi. Salendo verso il quartiere di Sant’Ambrogio un’altra villa, la Villa Toeplitz, che ospita da alcuni anni le aule del corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università. Ridiscendendo, si incontra il Castello di Masnago. Spostandosi dal centro in direzione di Casbeno, poco oltre la Questura della città, si può ammirare la Villa Recalcati, da diversi anni sede della Provincia, anch’essa ornata da giardini.
Poco più indietro, nel quartiere della Brunella, è da poco aperto al pubblico il parco della ottocentesca Villa Mylius. Attende un restauro il cosiddetto “castello di Belforte” una vecchia fortificazione in cui si fermò a dormire Federico Barbarossa durante la guerra con la lega dei comuni lombardi.
Inoltre si trovano alcuni dei più importanti beni del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) tra cui Villa Menafoglio Litta Panza, meglio nota come Villa Panza, la Torre di Velate, torre medioevale facente parte della linea di osservazione del “limes prealpino”, visitabile su prenotazione e la adiacente chiesetta di San Cassiano, sempre medioevale, con rilievi romanici.
In occasione della Giornata FAI di primavera numerosi altri luoghi di interesse artistico e culturale, solitamente chiusi, vengono aperti al pubblico.
Nel 2003 il Sacro Monte di Varese, assieme ai Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, è stato inserito dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio Mondiale.
Costruito su di un luogo di culto medioevale, poi sede di un convento di monache e di un Santuario dedicato alla Vergine Maria, il Sacro Monte venne edificato a partire dal 1605 dal padre Giovanni Aguggiari.

 

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Varese INVAR Varese

VARESE

Varese (Vares in insubre) è un comuneaaa della Lombardia di 82.062 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia. Fino al 1927 era un comune dipendente dalla provincia di Como.
Si dice che il suo nome derivi da un termine celtico, var, che significa acqua, in quanto si trova nelle vicinanze di un lago, che porta il suo nome (il Lago di Varese).
Viene chiamata Città Giardino per merito del molto verde che si può trovare nell’ambito del comune a cui contribuiscono senza dubbio i giardini e i parchi delle molte ville che qui sono state costruite.
L’hinterland della città è chiamato “Varesotto”.

Collegamenti
La città è servita da tre stazioni ferroviarie: Varese, di proprietà del gruppo delle Ferrovie dello Stato, Varese Nord e Casbeno, di proprietà del Gruppo FNM. Inoltre Varese è, insieme a Milano, uno degli estremi dell’Autostrada dei Laghi (A8), la prima autostrada a pedaggio realizzata nel mondo.

Geografia
La città di Varese si trova in una posizione caratteristica, ai piedi del Sacro Monte di Varese che fa parte del Massiccio del campo dei fiori ed è sede di un osservatorio astronomico, nonché del Centro Geofisico Prealpino, una stazione meteorologica diretta dal professor Salvatore Furia.
La frazione che occupa la parte mediana della montagna prende il nome di Santa Maria del Monte in ragione del santuario medioevale, a cui si giunge tramite il viale delle cappelle del Sacro Monte.
A segnare il margine più basso della città l’omonimo lago che la lambisce a livello di alcune frazioni.

Idrografia
Il territorio di Varese è bagnato da numerosi corsi d’acqua, ed è interessato dal Lago di Varese. Nella frazione Rasa di Varese, il fiume Olona ha tre delle sue sorgenti, sempre in questa frazione l’Olona riceve le acque dei torrenti Legnone, Des e Sesnivi (o Valle del Forno). Più a valle, nella zona di Bregazzana, confluiscono nell’Olona anche i torrenti Braschè, Pissabò, Boscaccia e Grassi. A nord est, lambisce Varese il ramo sorgentizio orientale dell’Olona che scorre in Valganna; al confine tra Varese ed Induno Olona, confluisce nel fiume il torrente Pedana della Madonna. Sotto Santa Maria del Monte, sgorga quello che può considerarsi come il corso d’acqua di Varese, il torrente Vellone. Esso dopo aver bagnato Velate, attraversa coperto Varese e sfocia nell’Olona presso Belforte. A nord della frazione Rasa, nasce il torrente Buragona, alimentato dall’affluente Valgallina, tributario del Laghetto di Brinzio (detto anche “Pozza del Brinzio”). All’estremo nord del terriorio varesino, in cresta al Campo dei Fiori, nascono l’Intrino ed il Riazzo, che bagnano Brinzio. Dalla zona montuosa di Varese, nascono alcuni torrenti che cofluiscono nel Lago di Varese, sono il Val Luna ed il Rio di Casciago. A sud di Varese scorre la Roggia Nuova che confluisce nel lago presso Capolago. A Bizzozero nasce il torrente Selvagna, che confluisce nell’Olona presso Castiglione Olona. In località Torre San Quirico, quasi al confine con Gazzada Schianno, nasce il torrente Arno o Arnetta, uno dei principali corsi d’acqua del Basso Varesotto e dell’Altomilanese. Da sottolineare che Varese è chiamata “la terra dei laghi” perché essa con la sua provincia è bagnata da ben 7 laghi (lago di Varese, lago Maggiore, lago di Comabbio, lago di Monate, lago di Lugano, lago di Ghirla, lago di Ganna) da sottolineare inoltre la presenza di altri piccoli laghetti (lago di Biandronno e Lago Delio). Inoltre nelle vicinanze possiamo trovare anche il Lago di Como.

 

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Gestione INVAR Varese

GESTIONE

Con l’informatica che cominciava a diffondersi al di fuori del ristretto mondo della ricerca e all’interno di grandi strutture operative sorse la necessità di nuove figure professionali che “curassero” l’oggetto ancora misterioso che era l’elaboratore elettronico. E sorse anche la necessità di dare un nome e includere nella struttura operativa quell’unità a cui veniva demandato il compito di elaborare i dati.

Il primo nucleo riconosciuto di persone addette alla elaborazione dei dati fu il cosiddetto Centro Meccanografico. Era dotato di elaboratori della seconda generazione (circuiti elettromagnetici, pannelli di programma somiglianti alle consolle telefoniche dei centralini di inizio secolo, in cui le istruzioni erano connettori a doppio spinotto introdotti in prese unipolari, ciascuna col suo scopo), schede perforate per i dati di massa, macchine perforatrici, macchine selezionatrici e stampatrici a barre verticali. Il centro era gestito da un capo centro che governava sui primi programmatori, sugli operatori, sulle perforatrici (donne).

All’inizio degli anni sessanta, con l’avvento della terza generazione degli elaboratori (del tipo IBM/360), le cose non cambiarono molto, tranne chè l’unità organizzativa, soprattutto in ambienti nuovi si chiamava Centro Elaborazione Dati (CED). Nota: la definizione di centro meccanografico è stata dura a morire, soprattutto in Pubblica Amministrazione.

Con l’aumento della pervasività dell’informatica via via in ogni settore aziendale e di servizio, il CED è diventato una unità strategica, spesso anche scomoda e comunque costosissima.
Già negli anni settanta alcune aziende hanno dato il via a quel processo che negli anni ottanta si chiamerà outsourcing, estraendo il Servizio Elaborazione Dati (ex CED) dalla struttura dell’azienda, facendone una società a sé stante (ad esempio Datamont, dalla Montedison, ed Enidata, dall’ENI).

La diffusione del personal computer ha dato il colpo di grazia alla maggior parte di queste strutture, costrette a cedere il potere di unici depositari delle capacità di gestire i mezzi informatici.

Oggi le grandi aziende tendono ad avere un nucleo interno dedicato all’informatica, composto solo da personale di alto livello e generalmente dipendenti direttamente dalla Direzione generale. Tutta la parte operativa è gestita in outsourcing da società specializzate.

Tutto questo riguarda soprattutto l’informatica gestionale delle medie grandi aziende del settore privato, quella governata con i sistemi ERP. Alcune isole di applicazioni mission critical (determinati processi o determinati servizi) sono rimasti sotto la piena responsabilità interna.

Nel settore Pubblico il processo di esternalizzazione è stato molto più lento ed è tuttora in corso.

Le piccole e medie aziende, non avendo a disposizione risorse finanziarie sufficienti hanno iniziato a fruire delle opportunità offerte dall’informatica solo in tempi relativamente recenti, quando le case costruttrici di elaboratori hanno creato macchine ad hoc (vedi ad esempio il sytstem/38 IBM diventato poi AS/400), dotato anche di applicazioni software adatte a quelle realtà, sia con il diffondersi sul territorio di aziende specializzate nel fornire servizi orientati a tale tipo di azienda.

 

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Applicazione INVAR Varese

APPLICAZIONE

Del sistema informatico si è detto che è uno strumento utile per fare qualcosa. Questo qualcosa è l’applicazione.
Il termine applicazione informatica è nato quando il computer è uscito dalle mani degli scienziati e dalle stanze degli istituti di ricerca ed è entrato nel resto del mondo. Naturalmente il computer era utile anche prima (e lo è di certo ancor di più oggi, in quegli ambienti), ma come ad esempio in ingegneria e così in informatica, si distingue l’attività della ricerca pura da quella applicata.

Le prime applicazioni pratiche si ebbero, negli anni sessanta e inizio settanta, nelle grandi aziende, e in generale nelle grandi organizzazioni pubbliche o private, laddove soluzioni informatiche abbastanza semplici permettevano significativi risparmi di tempo nelle operazioni quotidiane e di routine. Basti ricordare Banca d’Italia, Alitalia, Eni, Montedison, Enel.

Con gli anni, e con uno sviluppo sempre più veloce delle capacità di elaborazione in parallelo all’abbassamento dei costi, l’informatica ha pervaso qualsiasi settore, fino alla vita quotidiana e all’intrattenimento personale.

 

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Sistema informatico INVAR Varese

SISTEMA INFORMATICO

Hardware e software formano un sistema informatico; formano uno strumento utile per fare qualcosa.
Questa generica definizione, apparentemente banale, in realtà denota il fatto che oggi con un sistema informatico ci si fa di tutto, e che ogni giorno ci si fa qualcosa di più.
A parte il classico personal computer o il server di rete pensiamo ad esempio al telefono cellulare, alla fotocamera digitale, alla playstation, al cruscotto auto con il navigatore satellitare, al monitoraggio in sala di rianimazione, ecc.
Sono tutti sistemi informatici, che ci forniscono servizi specifici. Pensiamo ad un aereo moderno al suo interno possiamo trovare non uno, ma molti sistemi informatici, ciascuno con un preciso compito.

Internet nel suo insieme è un sistema informatico, formato a sua volta da una rete di sistemi informatici che lavorano per un obiettivo comune: permettere a chiunque di connettersi e scambiare informazioni con chiunque, in qualsiasi parte del globo.

 

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